Non molto lontano

La prima illustrazione

Matteo Cascetti

3/12/20252 min read

La mia mente era piena di idee mentre la storia prendeva forma. Le sculture di corvi in ceramica che avevo creato sembravano influenzare il mio pensiero. Il destino ha voluto che, durante una cena alcuni giorni dopo, mi sono imbattuto in un documentario su UAM.TV, una piattaforma online a pagamento che consiglio vivamente per i suoi documentari e film unici e interessanti. Il documentario parlava della straordinaria abilità dei corvi nell'interagire con gli esseri umani e della loro incredibile intelligenza. Era quasi surreale. Mi sembrava un segno che dovevo iniziare a scrivere qualcosa sui miei corvi.

Così ho preso qualche appunto, più per divertimento che altro, per vedere se avrei potuto trarne ispirazione per altre sculture, come ho accennato in precedenza. Credo che la creatività nasca dentro di noi ma abbia il potere di alimentarsi da sola, ispirando ulteriori forme creative e idee.

Quella stessa sera ho letto ai miei figli quello che avevo scritto, poco prima di dormire, e sembravano incuriositi dalla storia dei personaggi. Il giorno successivo ho cominciato a realizzare delle illustrazioni basate sul mio scritto.

Qui presento la prima illustrazione del racconto, accompagnata da un estratto del testo.

Tra gli abitanti del bosco c'era uno stormo di corvi, tra cui una famiglia di corvi imperiali inseparabile. LEOS, un esemplare magnifico, forte e veloce, con un piumaggio nero che rifletteva sfumature di blu profondo, aveva uno sguardo che trasmetteva intelligenza, coraggio e amore per la sua compagna NULA, una dolce corva con occhi sorridenti e piume che brillavano di viola; era la sua metà perfetta. Insieme, la giovane coppia conduceva una vita serena, prendendosi cura l'uno dell'altra, in un'armonia che rispecchiava la bellezza del bosco che li ospitava.Quando arrivarono nel bosco, costruirono il nido su un robusto ramo, abbastanza in alto da scoraggiare alcuni predatori, su un imponente abete che permetteva loro di rimanere al riparo dalle intemperie invernali e di inebriarsi della fragranza profumata sprigionata dai suoi aghi in estate.

I giorni passavano e i due, lavorando incessantemente, avevano creato un nido solido e confortevole, realizzando la struttura con rami e fango e completandola con muschi, peli e licheni che ne garantivano la comodità. Completata l'opera, la primavera stava per arrivare e con essa il periodo dell'amore... Sotto l'influsso di Marte, l'antico dio romano della guerra, ma anche protettore della natura e della fertilità, le giovani coppie di corvi iniziavano a corteggiarsi con spettacolari acrobazie aeree, salendo alte nel cielo per poi lanciarsi in picchiata, ripetendo queste dinamiche come una danza rituale con giravolte, capovolte e ali spiegate al vento, il tutto accompagnato dal canto tipico, simile a una serenata tribale.